POLITICA SINDACALE
07/09/2023
L’assegno di cura va adeguato all’inflazione“
COMUNICATO STAMPA UNITARIO
“ E’ ora che Piazza Dante applichi la legge provinciale e adegui gli assegni indicizzando l’ICEF ai valori reali dell’inflazione. Non chiediamo niente di più di quanto oggi non sia previsto dalla norma. “
Le famiglie che hanno un caro in condizione di non autosufficienza non possono pagare doppiamente, sul piano emotivo e su quello economico, la gestione di fragilità complesse. Sicuramente non a causa dell’immobilismo di questa Giunta provinciale.
Non nascondono stanchezza ed esasperazione i sindacati delle pensionate e dei pensionati di Cgil Cisl Uil. “Siamo di fronte ad una situazione inaccettabile e le mancate risposte della Giunta provinciale si rovesciano su chi già vive quotidianamente situazioni di enorme difficoltà – sottolineano Claudia Loro, Tamara Lambiase e Claudio Luchini, segretari provinciali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilpensionati -. Il costo della vita è in salita da oltre un anno. L’aumento dei prezzi nel 2022 è stato in media dell’8,6% in Trentino contro l’8,1% registrato a livello nazionale. Di fronte a queste cifre il Governo Meloni ha provveduto ad adeguare le soglie Isee, aumentando di fatto l’assegno unico universale. La Giunta provinciale ha fatto un parziale e temporaneo adeguamento dell’assegno unico, nulla sull’assegno di cura. In questo modo di fatto il valore reale dell’assegno di cura è calato, mentre le spese per le famiglie sono cresciute. A cominciare da quelle relative alle badanti”.
Come noto l’assegno di cura è una una misura di sostegno economico prevista in Trentino che integra l’importo dell’indennità di accompagnamento riconosciuta a quanti si trovano nella condizione di invalidità civile e di non autosufficienza. Al sostegno si accede con un Icef massimo di 0,32. La legge che ha introdotto questa prestazione integrativa ne aveva previsto anche il suo annuale adeguamento all’indice del costo della vita. In realtà la Provincia ha provveduto solo nel 2018 ad adeguare l’Icef al costo della vita, alzando dell’1% il reddito di riferimento Icef per i sostegni. Dal 2018 ad oggi i prezzi sono cresciuti in Trentino del 10,3%, quindi il valore economico dell’assegno di cura è concretamente più basso del 10%. “Ci uniamo alle richieste delle confederazioni e chiediamo l’adeguamento strutturale dell’Icef all’inflazione. Per l’assegno di cura, però, siamo disposti a fare di più: se la Giunta provinciale andrà avanti ignorando le legittime attese delle persone non autosufficienti siamo pronti a ricorrere alle vie legali per vedere adeguato il contributo”, concludono Loro, Lambiase e Luchini.
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