Pensioni
24/04/2023
Circolare Inps n. 35/2023
MAGGIORI INFO PRESSO PATRONATO INAS CISL E FNP NELLE SEDI
VEDI RECAPITI E ORARI- in allegato circ.INPS
Lo scorso 3 aprile l’INPS ha diramato la circolare n. 35/2023 allegata, con cui fornisce le prime indicazioni per il calcolo dell’incremento straordinario, previsto per gli anni 2023 e 2024, sul trattamento pensionistico lordo complessivo pari o inferiore al trattamento minimo previsto dall’articolo 1 comma 310 della legge n. 197/2022 (legge di Bilancio per l’anno 2023).
La norma stabilisce che dette pensioni, sia che siano integrate al trattamento minimo (563,74 euro nel 2023) sia che raggiungano a calcolo tale importo, siano integrate nel 2023:
in misura pari all’1,5%;
in misura pari al 6,4% per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni di età;
e che l’incremento nel 2024 sarà pari al 2,7%. Nel 2024 si terrà conto dell’importo di trattamento vigente in quell’anno.
È prevista una clausola di salvaguardia che prevede l’integrazione parziale nel caso in cui il trattamento pensionistico complessivo sia superiore all’importo mensile del trattamento minimo e inferiore a detto limite considerato l’incremento in oggetto.
Per le pensioni in regime internazionale l’incremento è attribuito sul pro-rata italiano.
Sono escluse dalla base di calcolo le prestazioni non imponibili dal punto di vista fiscale. Viceversa, le somme corrisposte a titolo di incremento sono sottoposte a tassazione.
Nella circolare n. 35 l’INPS non precisa a partire da quando l’incremento inizierà ad essere erogato, in ogni caso con il primo pagamento saranno corrisposti anche gli arretrati. Sul punto ci riserviamo quindi ulteriori comunicazioni non appena saranno disponibili. Rinviamo alla lettura della circolare allegata per altri dettagli.
Questo incremento straordinario rappresenta un primo parziale passo verso il sostegno del potere di acquisto dei redditi dei pensionati più deboli ma sicuramente non ancora sufficiente. L’argomento è alla costante attenzione della CISL e della FNP, è da tempo oggetto della piattaforma sulla previdenza e sarà uno dei temi più rilevanti delle prossime mobilitazioni unitarie.